Soudal Quick-Step, Remco Evenepoel può iniziare la fisioterapia: “La speranza è di potermi allenare per la prima volta all’aperto il 3 o 4 febbraio”
Remco Evenepoel inizia a vedere la luce in fondo al tunnel. Costretto a un lungo stop a seguito dell’incidente di inizio dicembre, il belga, che compirà 25 anni tra due settimane, si è sottoposto ieri ad alcuni esami dopo i quali ha ricevuto il via libera per iniziare la fisioterapia e a pedalare sui rulli, primi passi in vista del suo pieno ritorno all’attività. Mentre era in corso la presentazione ufficiale della Soudal Quick-Step, il campione olimpico riceveva infatti buone notizie riguardo al suo recupero dall’infortunio, potendo così cominciare subito la riabilitazione che, se tutto procederà bene, gli consentirà di poter tornare ad allenarsi all’aperto a inizio febbraio, con il rientro alle gare fissato per metà aprile.
“Giovedì mattina ho fatto l’ecografia – le parole di Evenepoel, riportate da Wielerflits – Con notizie positive, visto che il risultato era buono. Poi ho potuto iniziare immediatamente la mia prima seduta con il fisioterapista. Così la mia riabilitazione può finalmente iniziare. Ho bisogno di rafforzare i muscoli. È stato colpito un nervo nella parte esterna della spalla. Di conseguenza, la parte esterna sembra un po’ morta. Il dolore non è troppo forte, tranne quando ci si alza in piedi. In quel caso è come se ci fossero passati sopra venti camion. Non c’è ancora una reazione muscolare. Dobbiamo tenerla d’occhio. Ma la cosa più importante è che ora posso iniziare”.
La sua squadra si trova attualmente in Spagna per il secondo training camp, ma ovviamente il classe 2000 non ha potuto raggiungere i compagni in ritiro: “È stato ed è molto difficile da accettare. Sono letteralmente sdraiato sul mio letto, la mia condizione peggiorano di giorno in giorno, mentre tutti gli altri stanno migliorando la loro forma. Il divario aumenta di giorno in giorno. Sono cinque settimane che non faccio esercizi sportivi. Né in bicicletta, né in palestra. E prima di questo, ho festeggiato le vacanze. Ciò significa che non ho fatto nulla per circa 10 settimane. È difficile convivere con questa situazione. Ci sono già passato. Sono punti bassi nella mia carriera”.
“D’ora in poi potrò andare in palestra tutti i giorni e allenarmi sui rulli – ha proseguito l’iridato a cronometro – La mia spalla non è ancora pronta a sopportare gli urti della strada. La speranza dei medici è di potermi allenare per la prima volta all’aperto il 3 o 4 febbraio […] Le mie giornate saranno impegnative. Sessioni di due ore dal fisioterapista al mattino, mezz’ora o due ore sui rulli nel pomeriggio. Anche mentalmente sono pronto. Non mi interessa quanto tempo dovrò stare sui rulli. Sono già felice di poterlo fare di nuovo. Ma non voglio fare tutto subito. Non riuscirei a recuperare bene. La spalla è la cosa più importante. Il nervo deve migliorare. Se questo andrà bene, potrò salire di livello. Non vedo l’ora, perché devo recuperare molto”.
L’intenzione del belga è quella di rientrare alla Freccia del Brabante e di partecipare al Trittico delle Ardenne, iniziando poi la preparazione per il Tour de France: “Se posso essere contento di qualcosa, è che questo infortunio si è verificato a dicembre. Voglio essere pronto al 200% per il Tour de France. Forse aggiungeremo il Giro di Romandia dopo le quattro classiche, per avere qualche giorno di gara in più nelle gambe. Dopodiché, vogliamo replicare la preparazione dell’anno scorso. Non ho dubbi che, se seguirò questa strada, arriverò al Tour in ottima forma. Mancano ancora sette mesi. C’è tempo. Ecco perché il Tour è l’obiettivo principale ora. Se le classiche delle Ardenne non dovessero andare bene, farà parte del processo di avvicinamento al Tour de France. Questo è il mio modo di vedere le cose nel prossimo futuro”.
Terzo classificato lo scorso anno e vincitore della Maglia Bianca, il campione olimpico punta a migliorarsi ulteriormente alla Grande Boucle: “Voglio avvicinarmi alla vittoria finale. Voglio migliorare tutto. Se si vuole vincere il Tour, ogni aspetto conta. Sono arrivato terzo, quindi devo recuperare due posizioni. Pertanto, devo sviluppare me stesso. Non solo come corridore, ma anche come essere umano. Spero che un giorno sarò pronto a vincere il Tour. L’anno scorso ci sono andato vicino. Ne ho avuto un assaggio. Sappiamo anche cosa dobbiamo migliorare. Ecco perché sto cercando di uscire da questo periodo più forte. Devo essere paziente e aspettare il momento giusto. Mi sto concentrando solo sul Tour. Tutto il resto, purtroppo, è secondario”.
Un altro obiettivo della stagione di Evenepoel saranno i Mondiali in Rwanda e, a tal proposito, per chi vuole recarsi nel paese vengono consigliate le vaccinazioni contro la malaria, l’epatite A e la febbre gialla. Il 24enne, visto il periodo di inattività forzata, ne ha quindi approfittato per vaccinarsi: “Non ho esitato a sottopormi a questo obbligo. Dal momento in cui è stato annunciato, avevo già deciso che avrei fatto il vaccino, il prima possibile. Ne ho risentito un po’, ma è stato solo per un giorno. Ma è già fatto”.
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